
Sezioni recensione:
In poco più di un anno le azioni Tesla sono riuscite a quintuplicare il proprio valore, arrivando a chiudere l’ultima seduta della scorsa settimana – quella di venerdì 05 marzo – a quasi 600 dollari l’una. Cifra da capogiro? Non proprio: l’ultima chiusura conferma un trend ribassista rispetto agli 839 dollari con cui il titolo aveva dato il via al mese di febbraio.
Ma cosa rende le azioni Tesla così speciali e come ha fatto il titolo a osservare un tale balzo negli ultimi dodici mesi?
Tesla: perché piace?
Per spiegare il successo senza eguali di Tesla bisogna risalire allo stesso business della casa automobilistica: auto elettriche, pannelli fotovoltaici, energia verde e relativi sistemi di stoccaggio. In una parola: il futuro.
Nell’annus horribilis per l’intero settore auto globale, Tesla viaggia in controtendenza e riesce a convincere gli investitori, infondendo loro abbastanza ottimismo da spingerli a riversarsi sul titolo.
Dall’inizio dell’anno la fiducia sulla crescita di Tesla ha innescato una gara al rialzo: gli acquisti hanno generato altri acquisti, in una maniera così repentina che molti analisti paragonano l’andamento del titolo Tesla a quelli del bitcoin (la valuta digitale che recentemente è tornata alla ribalta delle cronache finanziarie, sfiorando i 60.000 dollari).
All’inizio del 2020 le quotazioni Tesla viaggiavano sugli 88,60 dollari. Oggi, un’azione Tesla si aggira sui 600 dollari. Elon Musk, il visionario fondatore della casa automobilistica elettrica, è il secondo uomo più ricco al mondo con un capitale stimato a febbraio 2021 di circa 161,5 miliardi di dollari – prima di lui solo il fondatore di Amazon, Jeff Bezos.
Ma quanto fattura Tesla?
D’altra parte, la storia del titolo Tesla è anche la storia di un vero e proprio fenomeno su Wall Street. Oltre alla fiducia degli investitori, infatti, i fondamentali per tale balzo in avanti non offrono poi così tanti spunti per spiegare il boom del titolo negli ultimi mesi.
La casa automobilistica ha pubblicato i dati finanziari relativi al 2020 lo scorso 27 gennaio. A fronte di un milione e mezzo di veicoli prodotti e venduti, i ricavi per l’intero anno finanziario sono ammontati a 31,53 miliardi, in rialzo del 28% rispetto al 2019, con le spese operative a 4,63 miliardi (in rialzo del 12%), un margine operativo in rialzo anch’esso del 6,3% e un ebitda pari a 5,82 miliardi: il 95% in più rispetto all’anno precedente. L’utile netto per l’intero 2020 ammonta a 721 milioni di dollari.
Risultati decisamente positivi, soprattutto in un contesto di grave crisi economica scatenata dalla pandemia di covid-19 che ha colpito in maniera particolarmente pesante il comparto automobilistico. Ma gli analisti sono concordi nel ritenere che non sia abbastanza per giustificare un balzo così forte delle quotazioni - per quanto di certo il fair value di un’azienda in grado di lavorare su progetti innovativi come veicoli a pilota automatico resti comunque particolarmente ghiotto.
L’ingresso sull’S&P 500
Il 2020 da record per Tesla si è chiuso con l’agognato ingresso sull’S&P 500, l’indice di New York dove sono quotate le 500 società a più alta capitalizzazione degli Stati Uniti. Si tratta di un traguardo particolarmente ghiotto per l’azienda di Elon Musk, che già si era vista rifiutare l’ingresso nel paniere solo pochi mesi prima (gli enti regolatori avevano giudicato il titolo troppo volatile per poter garantire una certa sicurezza agli investitori).
D’altra parte, Tesla aveva tutto il resto delle carte in regola per entrare a far parte dell’indice, forte dei suoi 658 miliardi di dollari di capitalizzazione che la rendono la sesta società negli Usa dopo i grandi big tech Apple, Microsoft, Amazon, Google e Facebook.
L’ingresso sul principale indice statunitense rappresenta un grande passo avanti per Tesla, inserita ora a pieno titolo all’interno dei fondi degli investitori dell’indice. Con l’ingresso nell’S&P 500 Tesla acquista infatti quelle garanzie e quella stabilità in grado di vincere anche i più scettici sul titolo.
Investire nelle azioni Tesla
Se sei interessato a investire nelle azioni Tesla, oppure se sei interessato a fare trading sulle azioni americane, dovrai aprire un conto di trading presso un broker abilitato all’accesso sulle borse USA.
QualeBroker mette a confronto decine di broker e banche online, analizzandone costi, strumenti, asset e parametri di sicurezza, per permetterti di decidere il portale migliore da cui dare il via alla tua attività di trading.
Ecco quali sono i migliori broker per negoziare azioni Tesla e, in generale, le azioni quotate sui mercati americani.
Conto senza costi:
Deposito minimo: $ 200 (€180 circa)
Ideale per: investire su azioni reali USA senza pagare commissioni sia in fase di acquisto che di vendita.
» Recensione ufficiale eTORO
Il tuo capitale è a rischio. Potrebbero essere applicate commissioni aggiuntive. Per ulteriori informazioni visitare il sito Web stock.etoro.com.
Conto senza costi:
Deposito minimo: € 0,01
Ideale per: fare trading azionario e sui derivati avendo un'operatività bassa.
Conto senza costi:
Deposito minimo: € 0,01
Ideale per: fare trading su azioni, futures e opzioni sfruttando la TWS di Interactive Brokers.
Conto senza costi:
Deposito minimo: $ 200 (€180 circa)
Ideale per: investire su azioni reali USA senza pagare commissioni sia in fase di acquisto che di vendita.
» Recensione eTORO
Il tuo capitale è a rischio. Potrebbero essere applicate commissioni aggiuntive. Per ulteriori informazioni visitare il sito Web stock.etoro.com.
Conto senza costi:
Deposito minimo: € 0,01
Ideale per: investire in azioni USA in un'ottica di medio-lungo periodo.
Conto senza costi:
Deposito minimo: € 0,01
Ideale per: fare trading su azioni, futures e opzioni sfruttando la TWS di Interactive Brokers.