I rischi nel trading online: occhio alle truffe

11 Giugno 2023
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Trading online e truffe

La tecnologia si è rivelata senza ombra di dubbio un grande strumento a disposizione degli investitori, per mezzo della quale è possibile ricercare numerose opportunità di investimento e negoziare titoli con una rapidità mai vista prima.

Se però da un lato l’avvento di Internet ha facilitato il modo in cui comprare azioni, trasferire denaro o strumenti finanziari, dall’altro ha favorito il proliferarsi di truffatori di ogni tipo e senza scrupoli, pronti a mettere in atto le truffe più impensabili associate al trading online e in generale alla possibilità di guadagnare soldi con facilità seguendo i loro consigli in tema di investimenti.

L’assenza di regole nel web rende fondamentale quindi l’utilizzo di regole e precauzioni per evitare di finire vittima di qualunque tipo di inganno.

Ecco in questa guida alcuni accorgimenti imprescindibili per non rimanere raggirati, sebbene il presidio principale contro gli imbrogli - nel trading online come in qualunque altro campo - abbia come primo baluardo la capacità innata in ognuno di noi di saper riconoscere ad olfatto un tentativo di truffa e/o una persona disonesta.

1. Scegli con cura il broker giusto

Se hai deciso di aprire un conto di trading è fondamentale seguire alcuni accorgimenti per la scelta del broker, tra cui:

  • Assicurarsi che il broker sia iscritto all’albo della CONSOB
  • Essere sicuri che il broker effettui la segregazione del patrimonio dei clienti
  • Verificare la situazione finanziaria del broker consultando i bilanci
  • Preferire in generale un broker DMA a uno Market Maker
  • Ricercare sul web il feedback e le esperienze di altri utenti

Un broker con la residenza in Europa o negli Stati Uniti offrirà un livello di sicurezza di gran lunga più elevato rispetto ad uno con residenza in qualunque altro posto nel mondo.

Essere regolamentati e supervisionati da autorità come l’ESMA, la CONSOB e la Banca d’Italia oppure dalla SEC negli USA offre un livello di protezione per l’investitore diverso in confronto a un broker con sede in un’isola sperduta nell’Oceano Pacifico, dove la giurisdizione in materia finanziaria è pressoché inesistente e dove è impossibile poi avviare un eventuale contenzioso legale in caso di qualunque problema sorto col broker.

La regolamentazione europea e statunitense impone in aggiunta ai broker la segregazione degli asset dei clienti dal loro patrimonio: significa che in caso di default del broker i tuoi fondi e titoli saranno al sicuro e non aggredibili da terze parti. Questo è un aspetto fondamentale in termini di sicurezza. Per essere sicuri di scegliere bene un broker può aiutare in tale direzione anche una semplice ricerca su Google, per raccogliere le opinioni di altri utenti su un determinato intermediario o per raccogliere delle informazioni avanzate da una recensione o da una tabella comparativa.

Autore dell'articolo:

Alfredo de Cristofaro
Founder
Laureato in Economia e Finanza, dopo aver lavorato a lungo presso uno dei principali broker finanziari in Europa, ha deciso di mettere a disposizione degli investitori le conoscenze maturate nel corso degli anni. Su QualeBroker.com si occupa di recensire i broker, assicurandosi che vengano garantiti i più alti standard di sicurezza e trasparenza.
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