Una piattaforma di trading è un software che permette ai traders di connettersi ad un mercato per inserire ordini e gestire il proprio portafoglio. Con l'avvento della tecnologia, le piattaforme di trading sono diventate sempre più sofisticate e offrono strumenti potenti sia per i trader esperti che per i principianti.
Le funzionalità tipiche di una piattaforma standard sono le quotazioni in tempo reale, i grafici e gli alert di prezzo. Le piattaforme più avanzate offrono l'inserimento di ordini più complessi e il trading automatizzato. Inoltre, molte piattaforme offrono strumenti grafici avanzati che consentono agli utenti di utilizzare l'analisi tecnica o le strategie di backtesting.

Le piattaforme di trading possono essere sviluppate internamente del broker online (nel gergo vengono chiamate piattaforme proprietarie), oppure create e concesse in licenza da software company specializzate (ad esempio la piattaforma MetaTrader).
Grazie all'evoluzione tecnologica le piattaforme di trading possono funzionare non solo sul computer, dopo aver installato il relativo software (in tal caso si parla di piattaforma desktop). Le piattaforme possono essere utilizzate anche da smartphone o tablet, tramite le app di trading, che sono una riproduzione delle piattaforme desktop adattate ai dispositivi mobili.
Un ulteriore tipo di piattaforma è quella Web, la quale può essere lanciata direttamente dal browser collegandosi al sito web del broker o della piattaforma, senza dunque la necessità di installare alcun software.

L'utilizzo di una piattaforma di trading offre una serie di vantaggi agli utenti. Per cominciare, i trader hanno accesso ad analisi e dati approfonditi che consentono loro di prendere decisioni informate sulle loro operazioni di trading.
Inoltre, le piattaforme forniscono ai traders risorse come report finanziari dettagliati, aggiornamenti sui movimenti dei prezzi, tendenze di mercato, strumenti di analisi tecnica e persino articoli educativi approfonditi per aiutarli a rimanere aggiornati sui mercati finanziari.
Le piattaforme di trading sono poi spesso dotate di strumenti di gestione del rischio personalizzabili che consentono ai traders di limitare le perdite per ogni operazione e di monitorare le loro posizioni su diversi mercati. Ciò aiuta a minimizzare le perdite potenziali nel caso in cui il mercato si muova contro di loro.
Le piattaforme di trading offrono anche una certa comodità, in quanto i traders possono accedere da qualsiasi dispositivo e in qualsiasi momento tramite le app di trading, ovvero di piattaforme adattate per i dispositivi mobili.

Le piattaforme di trading offrono tre tipi principali di ordini: Ordine a Mercato, Ordine Limite e Ordine Stop. Esistono poi ordini più complessi che combinano le caratteristiche degli ordini principali con l'aggiunta di condizioni specifiche.
Alcuni esempi sono l'ordine stop-limit, il trailing stop, l'ordine OCO (uno annulla l'altro), l'ordine fill-or-kill (esegui tutto o niente).

Le azioni sono un tipo di investimento che rappresenta la proprietà di una società e che dà diritto all'investitore di partecipare ai profitti o alle perdite della stessa a seconda dei suoi risultati. Le azioni sono disponibili in diverse forme, tra cui quelle ordinarie e quelle privilegiate.
Le azioni sono di solito negoziate su mercati regolamentati, come Borsa Italiana, oppure su mercati over-the-counter. L'acquisto di azioni può comportare sia profitti che rischi: investire in azioni può essere senz'altro redditizio, ma c'è anche la possibilità di subire perdite a seconda delle fluttuazioni del mercato.

Gli ETF, o Exchange Traded Funds, sono simili ai Fondi di investimento, in quanto investono in più sottostanti contemporaneamente, come azioni e obbligazioni. A differenza dei Fondi, però, gli ETF presentano spesso commissioni molto più basse, poiché investono in asset molto liquidi e non richiedono una gestione attiva.
Gli ETF vengono scambiati in borsa, proprio come le azioni, e consentono di investire in un insieme diversificato di strumenti finanziari senza dover acquistare una moltitudine di singole azioni o obbligazioni. Offrendo commissioni più basse e maggiore flessibilità, gli ETF sono diventati sempre più popolari tra coloro che desiderano investire con un orizzonte sia di breve che di lungo termine.

Investire in borsa può essere un ottimo modo per far crescere i propri risparmi nel tempo. All'inizio investire nei mercati finanziari può sembrare troppo complesso, ma non bisogna farsi scoraggiare. È importante capire le basi prima di investire soldi veri. Su QualeBroker sono presenti numerose risorse gratuite online che ti possono fornire consigli e informazioni sui broker online, sulle news di mercato e sul processo di acquisto di azioni o ETF.

Investire in borsa presenta molti vantaggi, tra cui la possibilità di ottenere rendimenti maggiori rispetto ad altri tipi di investimento, la possibilità di liquidare rapidamente gli importi investiti e la possibilità di utilizzare la leva finanziaria.
Quando si investe in borsa, generalmente non è necessario investire grandi somme di denaro. Ciò significa che anche chi ha un capitale di partenza limitato può beneficiare dei vantaggi dei mercati finanziari. Investendo in borsa puoi anche contribuire a diversificare le tue fonti di reddito grazie alla loro relativa indipendenza da altri settori.
Per ultimo, grazie ai progressi della tecnologia e alle piattaforme di trading online, gli investitori hanno un maggiore controllo sui loro investimenti. Essi possono effettuare ricerche sui titoli e monitorarne le performance in portafoglio in modo molto più semplice che in passato.
Investire nei mercati finanziari rappresenta dunque uno dei modi migliori per generare ricchezza e raggiungere la sicurezza finanziaria a lungo termine.

Investire in borsa è diventato oggi più facile che mai: ciò può rappresentare allo stesso tempo un vantaggio e un pericolo per i neofiti. Per avere successo con gli investimenti in borsa, devi avere una comprensione completa di come funzionano i mercati e alcuni principi fondamentali da rispettare.
Innanzitutto, è importante ricordare che gli investimenti in borsa comportano dei rischi. È fondamentale sviluppare una strategia di investimento e diversificare le attività tra diversi settori e società in modo da ridurre il rischio. Anche se spesso la tentazione di cogliere al volo certe opportunità può essere forte, è bene fare ricerche approfondite sui titoli che intendi acquistare, in modo da capire esattamente in cosa stai investendo e quali sono i potenziali vantaggi e rischi. Infine, le decisioni di investimento non devono mai essere guidate dalle emozioni, ma devono sempre basarsi sull'analisi grafica o dei dati piuttosto che sull'ascolto delle proprie sensazioni. Se si tengono a mente questi consigli quando investi in borsa, potrai aumentare le probabilità di successo riducendo al minimo i rischi.

Il trading online ha rivoluzionato il settore finanziario, rendendo gli investimenti accessibili a chiunque abbia un computer o uno smartphone. Dalle azioni agli ETF, dalle criptovalute alle materie prime, praticamente qualsiasi strumento finanziario può essere acquistato o venduto in pochi secondi tramite il trading online. Che si tratti di day trading per operazioni rapide o di investimenti a lungo termine per ottenere guadagni duraturi, il trading online offre una serie di opzioni sia per i trader alle prime armi che per quelli esperti.

Se sei interessato a iniziare a fare trading online, il primo passo da compiere è individuare il broker online più adatto alla tua operatività. Dovrai cercare un broker affidabile che offra commissioni competitive e strumenti di trading più o meno avanzati, a seconda che tu sia un trader principiante o esperto.
Su QualeBroker troverai tutti gli strumenti necessari per individuare il broker più adatto al tuo profilo. Prima di fare il grande passo e iniziare a fare trading con soldi reali è essenziale migliorare le tue conoscenze dei mercati e degli strumenti finanziari, comprendere il funzionamento delle piattaforme di trading ed essere consapevoli dei rischi comuni per avere successo. All'inizio è dunque importante seguire un percorso di formazione, affiancandolo all'utilizzo di un conto virtuale dove potrai simulare le operazioni di trading e testare le tue strategie.

A seconda del broker scelto, i costi associati al trading variano. La maggior parte dei broker offre i propri servizi a costi relativamente bassi, ma potrebbero esserci spese o commissioni aggiuntive associate ad alcuni servizi, come l'utilizzo di piattaforme di trading sofisticate, l'accesso a dati storici o l'uso di conti a margine.
È importante fare una ricerca in anticipo, confrontando le commissioni dei diversi broker per determinare quello che fa al caso tuo. Inoltre, quando decidi quale utilizzare, tieni conto di eventuali offerte promozionali, alcune delle quali prevedono anche operazioni gratuite per i nuovi clienti.
Conoscere queste informazioni in anticipo può aiutarti a prendere una decisione corretta che può avere un impatto positivo sui tuoi profitti nel trading online.

Il trading online comporta un elevato livello di rischio che molti trader non sono pronti a gestire in modo responsabile. La leva finanziaria è uno dei rischi principali da considerare quando si fa trading online. Usare la leva significa aprire posizioni con un'esposizione maggiore rispetto al capitale a disposizione, aumentando i guadagni potenziali ma, allo stesso tempo, esponendo i trader a livelli di rischio più elevati. La leva infatti può funzionare in entrambi i sensi e amplificare le perdite così come i guadagni.
Occorre poi prestare attenzione alla volatilità dei mercati o ai cambiamenti delle condizioni finanziarie che possono avere un impatto sulla performance delle operazioni di trading. Essere informati sulle condizioni di mercato e comprendere tutti i rischi connessi al trading online sono passi importanti per investire con successo.
È importante rimanere concentrati sulla propria strategia e ricordare che le emozioni devono sempre passare in secondo piano, poiché prendere decisioni basate solo sulle emozioni può spesso avere conseguenze disastrose, ad esempio quando hai subito una perdita o stai cavalcando l'onda del successo con una posizione in forte guadagno.

Le strategie di trading variano a seconda del tipo di asset che viene negoziato, anche se ci sono alcuni approcci più utilizzati di altri. Una delle strategie più popolari è l'analisi tecnica, ovvero l'analisi dei grafici per trovare modelli nei dati storici al fine di individuare potenziali trend nel mercato.
L'analisi fondamentale è un altro approccio comunemente utilizzato: gli investitori analizzano i fattori fondamentali come gli utili e i dati di bilancio per cercare di individuare i titoli sottovalutati nel mercato. Un'altra strategia di trading online molto diffusa è il cosiddetto momentum investing, che prevede l'acquisto di titoli che hanno recentemente registrato un forte movimento verso l'alto o verso il basso.
Altre strategie popolari sono il day trading e lo scalping, che prevedono di sfruttare i movimenti di mercato a breve o brevissimo termine per ottenere profitti.
Per concludere, il trading algoritmico ha guadagnato importanza negli ultimi anni grazie alla sua capacità di analizzare rapidamente grandi quantità di dati ed eseguire operazioni alla velocità della luce.
Ciascuna di queste strategie comporta diversi livelli di rischio, ma tutte condividono un tema di fondo: la necessità di un'attenta ricerca e di un'approfondita comprensione dei mercati prima di impegnarsi in qualsiasi operazione.

Secondo il sistema fiscale italiano, gli strumenti finanziari possono generare due tipologie di reddito: i redditi di capitale (dividendi, cedole, interessi) e i redditi diversi di natura finanziaria, ovvero le plusvalenze o capital gains.
I redditi di capitale si ottengono quando uno strumento finanziario distribuisce ai suoi possessori una rendita finanziaria oppure un dividendo da partecipazione.
Le plusvalenze, invece, si realizzano quando uno strumento finanziario negoziato viene venduto ad un prezzo superiore a quello a cui è stato acquisto.
Ad esempio, acquisto a 10 e rivendo a 15. La plusvalenza sarà pari a 5.
Al contrario, se lo strumento viene venduto ad un prezzo inferiore a quello di acquisto, il possessore avrà generato una minusvalenza.
Ad esempio, acquisto a 10 e rivendo a 8. La minusvalenza sarà pari a 2.

Sulle plusvalenze si applica un’imposta sostitutiva pari al 26%. Fanno eccezione i Titoli di Stato italiani e i Titoli di Stato inclusi nella “white list”, per i quali si applica un’aliquota del 12,5%.
Si parla di imposta sostituiva in quanto il suo versamento esenta l’investitore da qualsiasi altro onere fiscale, come ad esempio nella determinazione dell’IRPEF.
Il sistema fiscale italiano prevede tre regimi impositivi che il risparmiatore può scegliere di adottare: il regime dichiarativo, il regime amministrato (sostituto d’imposta) e il regime del risparmio gestito.

Il regime dichiarativo comporta per l’investitore l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi annuali. In tale scenario, egli dovrà non solo calcolare e indicare le plusvalenze/minusvalenze realizzate nel corso dell’anno fiscale, ma dovrà anche dichiarare tutti gli strumenti finanziari in possesso.
La scadenza per la liquidazione e il versamento dell’imposta avviene solitamente il 30 giugno o il 30 settembre dell’anno successivo a quello di riferimento.

Un primo grande vantaggio del regime dichiarativo è dovuto alla posticipazione temporale del versamento delle imposte. Con questo regime, infatti, si ricevono sempre le plusvalenze al lordo delle imposte.
Ad esempio, per le plusvalenze realizzate nel mese di gennaio di quest’anno, sarò tenuto a versare l’imposta entro giugno dell’anno successivo, ovvero 16 mesi dopo. Ciò mi permette di avere liquidità aggiuntiva da reinvestire nei mercati azionari, oppure da versare in un conto deposito per generare degli interessi fino al momento in cui sarò tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi.
Un altro grande vantaggio del regime dichiarativo deriva dalla possibilità di compensare tra di loro tutte le plusvalenze e minusvalenze generate nel corso dell’anno. Ciò permette di adottare delle strategie volte a conseguire dei risparmi, ovvero ad abbattere la base imponibile e pagare meno imposte.
Ad esempio, verso la fine dell’anno fiscale posso valutare di chiudere delle posizioni in guadagno/perdita se ciò mi permette di diminuire la base imponibile, ossia il totale delle plusvalenze e delle minusvalenze maturate nel corso dell’anno.

Il regime amministrato prevede che sia l’intermediario ad agire da sostituto d’imposta, ovvero ad applicare le imposte sostitutive per i suoi clienti. In altre parole, il broker online o la banca sarà tenuto a calcolare, dichiarare e versare tutte le imposte generate dalle attività di trading dei suoi clienti.
Possono agire da sostituto d’imposta solo gli intermediari con una stabile organizzazione in Italia (la sede oppure una succursale). Da ciò deriva che per tutti gli intermediari esteri trova esclusiva applicazione il regime dichiarativo.

L’unico vero vantaggio del regime amministrato è l’esenzione per l’investitore delle obbligazioni fiscali, in quanto se ne fa interamente carico l’intermediario. In questo modo, sarà responsabilità del broker/banca adempiere agli obblighi previsti dalla normativa fiscale, manlevando l’investitore da qualunque onere.
Un ulteriore vantaggio è dato dall’anonimato fiscale che il regime amministrato assicura, laddove col regime dichiarativo si verifica per i contribuenti il monitoraggio fiscale.