6 cose che la tua banca non ti dirà quando investi in borsa

09 Marzo 2023
Investire in azioni

Circa il 47% degli italiani sceglie di investire il proprio patrimonio (fonte BlackRock). Di questi, una grandissima parte sceglie di farlo attraverso la propria banca di fiducia.

Gli anni d’oro in cui era sufficiente investire in Titoli di Stato o in conti deposito per ottenere dei rendimenti decenti sono ormai ampiamente alle spalle. Nell’era dei tassi negativi, far fruttare il denaro dalla finanza è diventato molto più difficile rispetto al passato.

Se vuoi dunque cercare di ottenere dei rendimenti positivi dai tuoi investimenti, tieni a mente queste 6 cose che la tua banca non ti dirà quando investi in borsa per il suo tramite.

1. I nostri promotori finanziari ricevono commissioni più alte collocando determinati prodotti.

Molto probabilmente la tua banca ha stipulato accordi con l’emittente di un fondo d’investimento, attraverso il quale quest’ultimo retrocede alla banca e al promotore commissioni maggiori rispetto alla vendita di un altro fondo o qualsiasi altro strumento finanziario. Non ti sorgerebbe spontanea la domanda:

il promotore avrà maggiore interesse a collocarmi il fondo che ha il maggiore rendimento potenziale, oppure quello che garantisce a lui una commissione più elevata?

Questa potrebbe essere una ragione per cui dei prodotti così efficienti come gli ETF (bassi costi di gestione e rendimenti storici più elevati) sono spesso ignorati (o a volte addirittura demonizzati) presso la tua filiale di banca.

2. Le nostre commissioni di negoziazione possono erodere i tuoi rendimenti

Ipotizziamo tu sia un cliente Unicredit. Qualora decidessi di acquistare tramite sportello delle azioni, warrant o ETF quotati su Borsa Italiana, ti verrà addebitata una commissione dell’1%. Comprando €10.000 di azioni italiane pagheresti dunque 100 euro di commissioni. Quanto pagheresti attraverso un broker online? Circa 10 euro, ma potresti anche trovare broker che ti farebbero pagare appena €5, con un risparmio di ben il 95%. Se su una operazione il risparmio è di 95 euro, su 10 operazioni il risparmio è di 950 euro. Non ci credi? Usa il nostro calcolatore tariffe e confronta le commissioni dei principali broker a quelle della tua banca.

3. Il Conto Titoli ha spese fisse che broker e banche online non hanno

Se decidi di acquistare azioni, ETF o obbligazioni tramite la tua filiale di banca, non solo dovrai tenere in considerazione le commissioni per l’acquisto e la vendita degli strumenti.
Dovrai anche considerare una serie di spese fisse che la banca addebita, mensilmente o semestralmente, sul tuo deposito titoli.

Sul Conto Titoli di UniCredit, ad esempio, vi sono spese fisse di gestione e amministrazione che possono arrivare fino a 145,00€ a semestre. Se prendiamo in considerazione banche e broker online di ultima generazione come Scalable Capital o DEGIRO, i loro Conto Titoli hanno zero costi fissi.

4. Potremmo farti pagare costi di inattività

Alcune banche (ma non tutte) richiedono che vengano eseguiti sul deposito titoli un certo numero di negoziazioni per mese, semestre o anno. Se tale requisito non viene rispettato, potresti pagare costi di inattività che variano, a seconda della banca, dai 10 ai 100 euro l’anno.

Quasi tutte le banche online e i broker azionari non addebitano costi di inattività o altri costi nascosti.

5. Non disponiamo di piattaforme e app moderne per farti investire in tutta semplicità

Se 20 anni fa era la normalità fare un’operazione di borsa via telefono oppure recandosi allo sportello della propria banca, oggi non lo è più.

La tecnologia ha infatti migliorato le nostre vite anche in tema di investimenti, permettendoci di inserire ordini, controllare il nostro portafoglio e avere le quotazioni in tempo reale dei titoli ovunque ci troviamo e in qualsiasi momento. Basta infatti possedere uno smartphone o un tablet, sul quale installare l’app del broker o della banca online, così da poter svolgere tutte le operazioni descritte poc’anzi con un semplice click.

Molto probabilmente la vostra banca del territorio avrà una piattaforma di trading obsoleta e, con molta probabilità, non offrirà ai propri clienti una app per fare trading da mobile.  

6. Trasferire il deposito titoli presso un altro intermediario è più facile di quanto tu possa pensare

Aprire un nuovo conto presso un broker che offra condizioni migliori rispetto a quello della tua banca attuale è un processo molto rapido ed avviene interamente online. Altrettanto rapido e indolore (oltre che gratuito) è il trasferimento del portafoglio presso il nuovo conto.

Basterà infatti autorizzare il nuovo broker a trasferire il deposito titoli sul nuovo conto. Nel giro di 1-2 settimane i tuoi titoli saranno disponibili sul conto presso il nuovo broker. Se vuoi sapere meglio come trasferire il tuo deposito titoli leggi la nostra guida su come trasferire il portafoglio tra broker.

Autore dell'articolo:

Alfredo De Cristofaro Lowsq
Alfredo de Cristofaro
Founder
Laureato in Economia e Finanza, dopo aver lavorato a lungo presso uno dei principali broker finanziari in Europa, ha deciso di mettere a disposizione degli investitori le conoscenze maturate nel corso degli anni. Su QualeBroker.com si occupa di recensire i broker, assicurandosi che vengano garantiti i più alti standard di sicurezza e trasparenza.
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