Robinhood, il player americano che sta rivoluzionando il mondo del trading online, primeggiando nel mercato USA con l’offerta di una piattaforma a zero commissioni, è pronto a quotarsi a Wall Street con un’offerta pubblica iniziale (IPO), in cui punta a una valutazione fino a 35 miliardi di dollari, secondo quanto riportato dalla stessa società alla Securities and Exchange Commission (SEC), l’ente federale statunitense responsabile della vigilanza sulla borsa valori.
Nell’IPO, Robinhood offrirà circa 55 milioni di azioni, di cui 2,63 milioni verranno offerte dai fondatori della società, Vladimir Tenev e Baiju Bhatt, nonché da Jason Warnick, ex VP of Finance di Amazon e attuale Direttore Finanziario di Robinhood.
Le azioni dovrebbero avere un prezzo compreso tra i 38 e i 42 dollari.
Robinhood sarà quotata sul Nasdaq, l’indice che rappresenta i principali titoli tecnologici della borsa americana, sotto il ticker HOOD. Robinhood potrà contare su grandi player quali Goldman Sachs, JPMorgan e Barclays, principali sottoscrittori dell’IPO.
L’ultima valutazione di Robinhood, risalente ad agosto 2020, è pari a 11,7 miliardi di dollari. Secondo Forbes, tale valutazione ha permesso ai due fondatori, Tenev e Bhatt, di diventare miliardari, accumulando un patrimonio di 1 miliardo ciascuno, a seguito di un round di finanziamento dello scorso settembre 2020.
Cos’è un’IPO
L’IPO, acronimo inglese di Initial Public Offering, rappresenta la prima vendita di titoli azionari emessi da una società debuttante in borsa.
L’IPO permette alla società di offrire la proprietà delle proprie azioni a un mercato più vasto, passando dallo status di “privata”, antecedente l’offerta pubblica iniziale, a “pubblica” con l’ammissione in borsa.
Con l’IPO, la società inserisce un determinato numero di azioni in borsa al fine di aumentare il capitale di investimento. Per questo motivo, l’offerta pubblica iniziale è considerata una strategia di aumento del capitale alternativa a strategie largamente diffuse come la ricerca di venture capitalist e business angel, crowdfunding o l’impiego di utili non distribuiti.
Il 2021 è stato fin qui un anno particolarmente proficuo per le IPO. Secondo i dati Bloomberg, infatti, quest’anno ha registrato il record assoluto di 648 aziende che hanno fatto il loro debutto in borsa, raccogliendo un totale di 218 miliardi di dollari.
Robinhood: tra boom e controversie
Fondata in California nel 2013, a otto anni dalla creazione il broker di Menlo Park può contare su 17,7 milioni di utenti attivi, più del doppio rispetto agli 8,6 dell’anno precedente, nonché su un fatturato pari a 959 milioni di dollari nel 2020.
Proprio questa crescita costante sta permettendo a Robinhood di entrare nell’Olimpo delle società tech più importanti d’America, con un balzo nei ricavi pari al 129% nel secondo trimestre 2021.
Ma come guadagna Robinhood? Il broker californiano genera ricavi dai rebates effettuati dai market maker partner della piattaforma, i quali guadagnano sullo spread-denaro lettera derivante dalla negoziazione di titoli azionari, dal prestito di denaro agli utenti nonché dagli abbonamenti premium Robinhood Gold.
Ad oggi Robinhood è la piattaforma di trader online più amata dai trader amatoriali americani, i quali stanno facendo impazzire Wall Street con la negoziazione delle cosiddette meme stock.
Proprio nei giorni dell’offerta pubblica iniziale, la quale sancisce un enorme balzo in avanti nella crescita del broker californiano, Robinhood ha subito una sanzione record pari a 70 milioni di dollari dalla Financial Industry Regulatory Authority (Finra), l’organismo che regolamenta i mercati finanziari americani (la Consob statunitense).
La Finra avrebbe provato che, dal 2016, Robinhood fornisce informazioni false e fuorvianti agli utenti, permettendo loro di effettuare negoziazioni di strumenti finanziari non idonei al loro profilo di rischio.
L’authority non ha menzionato espressamente il famoso caso GameStop di inizio 2021, quando Robinhood ha bloccato le negoziazioni dei titoli GameStop e di altre azioni che in quel momento erano oggetto di forti attività speculative, per questo accusato di avere tradito i trader retail a favore degli hedge fund che avevano aperto posizioni short sulle azioni GameStop.
Investire in azioni Robinhood conviene?
Nonostante la rapida crescita del bacino di utenti e dei ricavi, l’acquisto di azioni Robinhood rimane sconsigliato per quegli investitori con bassa propensione al rischio.
Analizzando le entrate di Robinhood, vediamo come il 20% di esse derivi dalla negoziazione di criptovalute. Di queste, il 34% riguarda la compravendita di Dogecoin, una moneta digitale creata per gioco ma che è riuscita a scalare la classifica delle criptovalute più quotate sul mercato, anche grazie ad alcuni Tweet del celebre CEO di Tesla, Elon Musk, che ne invitava all’acquisto.
È difficile dire con certezza se queste entrate siano sostenibili oppure esclusivamente basate sull'attuale sentiment degli investitori per le criptovalute.
Inoltre, presto Robinhood subirà la concorrenza sempre più preponderante di eToro.
Il popolare broker israeliano, infatti, entro il terzo trimestre 2021 completerà la procedura per quotarsi anch’esso sul Nasdaq, con un valore azionario implicito stimato di circa 10,4 miliardi di dollari al closing dell’operazione, approdando dunque in America, il mercato in cui Robinhood è attualmente leader del trading online.
Come sarà possibile negoziare le azioni Robinhood?
Per gli investitori retail sarà possibile fare trading sulle azioni Robinhood a partire dal primo giorno di quotazione in borsa del titolo.
Per farlo sarà necessario disporre di un conto di trading presso un broker abilitato all’accesso sulle borse americane.
Puoi trovare il broker giusto nella nostra recensione sui migliori broker per negoziare le azioni USA.