I dazi sono considerati dal presidente Trump e dal suo team come una soluzione ad alcuni dei principali problemi dell’economia statunitense. In primo luogo, sono ritenuti uno strumento per correggere alcuni squilibri commerciali, ma anche per aumentare le entrate nelle casse dello Stato Federale e ridurre così il debito.
Il consenso degli economisti è ben diverso. Secondo gli analisti di J.P. Morgan, l’applicazione dei dazi porterebbe al 60% le probabilità di una recessione per l’economia statunitense. Per Morgan Stanley, l’effetto sull’economia sarà quello di un nuovo aumento dell’inflazione, verso il 5%.
Non da meno, a creare confusione è stata la sospensione dei dazi per 90 giorni, senza però ulteriori precisazioni su strategie future. Le Borse sembrano letteralmente in un mare in tempesta dato che il sentiment comune è quello di una profonda incertezza sul futuro dell’economia.
Gli indici azionari delle principali pizze europee, tra cui il FTSE MIB, hanno registrato diverse sedute negative, come non si vedevano dai tempi del crollo della bolla immobiliare. Il NASDAQ e l’S&P 500 non sono stati da meno.
I rally in crescita e le improvvise inversioni di tendenza sono ormai all’ordine del giorno. L’elevata volatilità rende difficile prevedere gli andamenti futuri dei titoli, ma anche stabilire cosa fare: vendere, comprare o mantenere? Eppure, in questa condizione di incertezza, si aprono anche alcune possibilità.
Come i dazi influenzano gli investimenti
Rispetto al primo mandato nel 2018 in cui Trump aveva applicato dazi mirati, quelli di aprile 2025 sono estesi a un numero davvero ampio di Stati, portando l’opinione comune degli a considerarli una minaccia per l’economia e i mercati mondiali.
Secondo BlackRock, l’applicazione dei dazi produrrebbe un effetto negativo sulla ricchezza dei cittadini statunitensi e di quelli europei, dato che questi ultimi importano circa il 20% delle merci verso gli USA.
Come effetto immediato si avrebbe un aumento dei prezzi dei beni al consumo, andando a ledere il potere d’acquisto dei cittadini.
Ciò che preoccupa le grandi banche di investimento, come JP Morgan, è che l’America importa dall’estero circa il 60% dei prodotti di consumo venduti, per un valore di circa 3 miliardi di dollari.
Quindi, a essere colpita sarà più della metà delle importazioni. In particolare, due terzi di tutti i prodotti importati sono beni di consumo e strumentali, ma anche prodotti intermedi, che vengono poi utilizzati dalle fabbriche statunitensi per la produzione di articoli esportati all’estero.
Un aumento dei dazi andrebbe quindi a influenzare tutta la catena di approvvigionamento, con conseguenze gravi sul commercio e di conseguenza sui mercati finanziari.
Dazi: un’opportunità o minaccia per i mercati?
I dazi sono considerati dal presidente Trump e dal suo team come una soluzione ad alcuni dei principali problemi dell’economia statunitense. In primo luogo, sono ritenuti uno strumento per correggere alcuni squilibri commerciali, ma anche per aumentare le entrate nelle casse dello Stato Federale e ridurre così il debito.
Il consenso degli economisti è ben diverso. Secondo gli analisti di J.P. Morgan, l’applicazione dei dazi porterebbe al 60% le probabilità di una recessione per l’economia statunitense. Per Morgan Stanley, l’effetto sull’economia sarà quello di un nuovo aumento dell’inflazione, verso il 5%.
Non da meno, a creare confusione è stata la sospensione dei dazi per 90 giorni, senza però ulteriori precisazioni su strategie future. Le Borse sembrano letteralmente in un mare in tempesta dato che il sentiment comune è quello di una profonda incertezza sul futuro dell’economia.
Gli indici azionari delle principali pizze europee, tra cui il FTSE MIB, hanno registrato diverse sedute negative, come non si vedevano dai tempi del crollo della bolla immobiliare. Il NASDAQ e l’S&P 500 non sono stati da meno.
I rally in crescita e le improvvise inversioni di tendenza sono ormai all’ordine del giorno. L’elevata volatilità rende difficile prevedere gli andamenti futuri dei titoli, ma anche stabilire cosa fare: vendere, comprare o mantenere? Eppure, in questa condizione di incertezza, si aprono anche alcune possibilità.
Come investire nel periodo dei dazi
La volatilità è un termine che indica la variazione di prezzo di un’azione in un dato momento. Può rappresentare un pericolo ma anche un’opportunità per chi investe in strumenti a breve termine come le azioni, ma anche per altri asset come materie prime, ETF e indici.
Le variazioni di prezzo possono trasformarsi in possibili guadagni creando “spazi” in cui aprire e chiudere una posizione in breve tempo, sfruttando proprio la crescita o la contrazione della quotazione di un asset.
Tra gli strumenti finanziari utili per sfruttare la volatilità ci sono i CFD (Contract for Difference) e la leva finanziaria. Sono strumenti pensati proprio per sfruttare le variazioni del mercato a breve termine, sia al rialzo sia al ribasso.
Con i contract for difference si aprirà un CFD emesso dal broker con cui si replica l’andamento di un asset. Il vantaggio è l’opzione di acquisire una posizione long (di acquisto) o short (al ribasso).
Nel primo caso si otterrà un guadagno nel momento in cui il prezzo delle azioni sale rispetto a quello del contratto. Nell’investimento al ribasso, o short, il guadagno si ottiene se il prezzo scende al di sotto della quotazione di apertura del contratto.
Grazie alla leva finanziaria si ha la possibilità di aumentare la propria esposizione economica, investendo capitali minimi.
Per investire con i CFD il primo passo è affidarsi a un broker CFD come ActivTrades, una piattaforma di trading europea regolamentata, attiva da oltre 20 anni e con una sede anche in Italia. Il secondo è di adottare adeguate strategie di trading.
Inizia ad investire o prova il conto virtuale di Activtrades
Strategie per investire durante i dazi
I CFD offrono diverse opportunità, ma anche altrettanti rischi collegati alla leva finanziaria. Ad esempio, se si acquistano 1.000€ di un’azione con una leva di 1:5, l’esposizione sarà pari a 5.000€, così come un’eventuale perdita.
Quando si investe con i CFD, è necessario disporre di una piattaforma veloce, che offra spread o commissioni basse, con aggiornamenti delle quotazioni e dei grafici in tempo reale. Solo così si potrà essere competitivi e sfruttare le variazioni di prezzo dovute alla volatilità.
È indispensabile scegliere adeguate strategie di trading. Diversificare è una regola valida anche per il trading CFD: non si deve investire tutto il proprio capitale su un unico asset, ma investire su più titoli.
Inoltre, si dovranno applicare strategie per proteggere il capitale, come gli stop loss. Si tratta di ordini condizionati con cui si stabilisce un prezzo che, una volta raggiunto, farà chiudere automaticamente la posizione sui CFD. In questo modo, in caso di errore nella valutazione di un’operazione, si andranno a limitare eventuali perdite.
Come investire sui dazi con ActivTrades
Il broker ActivTrades include tutte queste caratteristiche, ma offre anche l’accesso ad analisi in tempo reale da parte di esperti, notizie di mercato e diverse interfacce di trading, tutte affidabili e veloci.
Grazie ad esse, sarà possibile applicare varie strategie per investire sui dazi in un momento di elevata volatilità.
Ad esempio, si possono impostare ordini a limite (si stabilisce un prezzo che, una volta raggiunto, aprirà una posizione) e sfruttare la fase di contrazione di un titolo, oppure acquistare direttamente il prezzo di mercato.
I grafici in tempo reale e la presenza di diversi indicatori sono utili per valutare i momenti di inversione o di lateralizzazione, oppure quelli di inversione di un trend in cui aprire una posizione short (di vendita).
Infine, ActivTrades ha un’assistenza clienti in italiano via chat, e-mail e telefono.
Chi è ActivTrades
ActivTrades è un broker europeo con oltre 20 anni di esperienza nel trading CFD. È regolamentato dalla CMVM del Portogallo e ha una sede in Italia, dove è registrato presso la CONSOB.
La mission di ActivTrades è stata quella di dare l’accesso ai CFD a qualunque investitore. Per questo combina diverse tipologie di piattaforme di trading: da una WebTrader proprietaria fino alle MetaTrader 4 e 5, tra le più utilizzate dai professionisti. Anche il piano commissionale è studiato per essere conveniente e accessibile a chi è alle prime esperienze.
Aprire un conto di trading con ActivTrades non prevede costi di registrazione o un canone: paghi solo le operazioni eseguite. Infine, grazie all’app disponibile per tutti i dispositivi è possibile operare ovunque.