Come investire con i dazi: opportunità e rischi

01 Settembre 2025

I dazi sono considerati dal presidente Trump e dal suo team come una soluzione ad alcuni dei principali problemi dell’economia statunitense. In primo luogo, sono ritenuti uno strumento per correggere alcuni squilibri commerciali, ma anche per aumentare le entrate nelle casse dello Stato Federale e ridurre così il debito.

Il consenso degli economisti è ben diverso. Secondo gli analisti di J.P. Morgan, l’applicazione dei dazi porterebbe al 60% le probabilità di una recessione per l’economia statunitense. Per Morgan Stanley, l’effetto sull’economia sarà quello di un nuovo aumento dell’inflazione, verso il 5%.

Non da meno, a creare confusione è stata la sospensione dei dazi per 90 giorni, senza però ulteriori precisazioni su strategie future. Le Borse sembrano letteralmente in un mare in tempesta dato che il sentiment comune è quello di una profonda incertezza sul futuro dell’economia.

Gli indici azionari delle principali pizze europee, tra cui il FTSE MIB, hanno registrato diverse sedute negative, come non si vedevano dai tempi del crollo della bolla immobiliare. Il NASDAQ e l’S&P 500 non sono stati da meno.

I rally in crescita e le improvvise inversioni di tendenza sono ormai all’ordine del giorno. L’elevata volatilità rende difficile prevedere gli andamenti futuri dei titoli, ma anche stabilire cosa fare: vendere, comprare o mantenere? Eppure, in questa condizione di incertezza, si aprono anche alcune possibilità.

Come i dazi influenzano gli investimenti

Rispetto al primo mandato nel 2018 in cui Trump aveva applicato dazi mirati, quelli di aprile 2025 sono estesi a un numero davvero ampio di Stati, portando l’opinione comune degli a considerarli una minaccia per l’economia e i mercati mondiali.

Secondo BlackRock, l’applicazione dei dazi produrrebbe un effetto negativo sulla ricchezza dei cittadini statunitensi e di quelli europei, dato che questi ultimi importano circa il 20% delle merci verso gli USA.
Come effetto immediato si avrebbe un aumento dei prezzi dei beni al consumo, andando a ledere il potere d’acquisto dei cittadini.

Ciò che preoccupa le grandi banche di investimento, come JP Morgan, è che l’America importa dall’estero circa il 60% dei prodotti di consumo venduti, per un valore di circa 3 miliardi di dollari.
Quindi, a essere colpita sarà più della metà delle importazioni. In particolare, due terzi di tutti i prodotti importati sono beni di consumo e strumentali, ma anche prodotti intermedi, che vengono poi utilizzati dalle fabbriche statunitensi per la produzione di articoli esportati all’estero.
Un aumento dei dazi andrebbe quindi a influenzare tutta la catena di approvvigionamento, con conseguenze gravi sul commercio e di conseguenza sui mercati finanziari.

Autore dell'articolo:

Alfredo De Cristofaro autore
Alfredo de Cristofaro
Founder QualeBroker.com
Laureato in Economia e Finanza, dopo aver lavorato a lungo presso uno dei principali broker finanziari in Europa, ha deciso di mettere a disposizione degli investitori le conoscenze maturate nel corso degli anni. Su QualeBroker.com si occupa di recensire i broker, assicurandosi che vengano garantiti i più alti standard di sicurezza e trasparenza.
Che investitore sei?

Vuoi scoprire qual è il miglior broker per te?

Fai il test per conoscere quali sono i migliori broker in linea con il tuo profilo di investitore

Leggi altri articoli della categoria: