Quale broker scegliere: MEXEM vs Fineco
In questa recensione metteremo a confronto l’offerta del broker MEXEM con quella di FinecoBank, al fine di aiutarti a comprendere quale piattaforma di trading è la migliore per i tuoi obiettivi ed esigenze di investimento.
MEXEM è l’introducing broker di Interactive Brokers. Cosa vuol dire? MEXEM è autorizzato da Interactive Brokers a raccogliere clienti per conto di quest’ultimo.
Per questo motivo, il broker MEXEM è in grado di offrire agli utenti un conto che potremmo definire “ibrido”: i trader che scelgono di rivolgersi a MEXEM, infatti, potranno usufruire dell’offerta di prodotti finanziari e mercati di Interactive Brokers, nonché della Trader Workstation (TWS), la piattaforma di trading di Interactive Brokers dedicata ai trader più esperti.
Dall’altro lato, FinecoBank è una banca fondata nel 1999, fino al 2019 parte del gruppo Unicredit. Fineco è una delle più grandi banche fintech d’Europa, e si distingue dalla concorrenza per un approccio multicanale che garantisce al cliente l’accesso a molteplici servizi quali banking, credit, trading e investimento.
Ad oggi, FinecoBank conta oltre 1.400.000 clienti e oltre 1.100 dipendenti, nonché una capitalizzazione pari a 5 miliardi di euro. Inoltre, FinecoBank è quotato su Borsa Italiana (ISIN: IT0000072170).
❓ Su quali strumenti e mercati si può fare trading con i due broker?
MEXEM offre ai propri utenti un vasto paniere di prodotti finanziari e mercati a cui è possibile accedere. Come detto, MEXEM funge da introducing broker a Interactive Brokers, per cui l’utente ha accesso ai mercati e agli strumenti finanziari offerti da Interactive Brokers.
Nello specifico, riportiamo la lista completa di asset negoziabili tramite il conto trading di MEXEM:
- Azioni
- ETF
- Obbligazioni
- Indici
- Opzioni
- Futures
- Fondi comuni di investimento
- Forex
- Materie prime
- Warrants
Con la piattaforma di trading messa a disposizione da MEXEM, i trader potranno investire scegliendo tra 135 mercati di 33 Paesi e in 23 differenti valute. Nello specifico, gli utenti potranno investire nelle principali borse europee (tra cui Borsa Italiana) e nord-americane, nonché in mercati più “esotici” come il Brasile, l’Australia, il Giappone, l’India, Hong Kong e il Sud Africa. Si tratta di mercati che solitamente non rientrano nell’offerta proposta dalla maggioranza dei broker, per cui MEXEM, su questo punto, può certamente godere di un notevole elemento di differenziazione.
Inoltre, con MEXEM è possibile negoziare tutti gli strumenti derivati quotati sul CME (Chicago Mercantile Exchange), ovvero il più grande mercato globale di strumenti derivati, tra cui le opzioni sui titoli azionari americani, solitamente difficilmente negoziabili tramite broker europei. Infine, MEXEM permette di investire su ETF europei che replicano l’andamento di ETF americani, nonché in opzioni su ETF americani.
Lato Fineco, la banca italiana mette a disposizione degli utenti 26 mercati a cui è possibile accedere, nonché la seguente lista di prodotti finanziari disponibili alla negoziazione:
- Azioni
- ETF
- Obbligazioni
- Futures
- Opzioni
- Covered Warrants e Certificati
- CFD Forex
- CFD su indici, azioni e materie prime
Oltre ai mercati europei (incluso ovviamente quello italiano), con il servizio di brokerage di Fineco è possibile avere accesso anche a mercati extra europei, tra i quali spiccano Canada, Australia, Giappone, Singapore e Hong Kong.
Per quanto concerne invece i mercati americani, il trader potrà investire nel NYSE, Nasdaq, Amex e USA OTC CME.
MEXEM – Fineco 1:0
❓ Dal lato dei costi e delle commissioni conviene di più MEXEM o Fineco?
Passiamo adesso ai costi e alle commissioni, terreno su cui si gioca buona parte della partita tra i due intermediari.
Su MEXEM è bene fare una specifica: nonostante offra la stessa piattaforma e lo stesso accesso ai mercati di Interactive Brokers, di cui è, come già accennato, introducing broker, la struttura commissionale e i costi previsti non sono gli stessi. Ma non c’è nulla di cui preoccuparsi: le commissioni applicate dal broker MEXEM, infatti, risultano essere tra i più bassi nel mercato dei broker online. Vediamo dunque nello specifico la struttura commissionale e i costi previsti da MEXEM.
Commissioni:
- 0,06% (min. €1.80) su azioni di Borsa Italiana
- € 1,80 su opzioni
- € 2 su futures
- 0,005 USD su ogni azione americana acquistata e venduta (ordine minimo pari a $ 2,50)
- Commissione tra lo 0,06% e lo 0,08% (min. € 1,80) sulle azioni europee
Costi:
- Conto trading a zero spese: niente costi di mantenimento né di custodia dei titoli
- Depositi di fondi sempre gratuito
- Costo prelievi pari a € 1,00, ma è previsto un prelievo gratuito al mese
- Costo di conversione di valuta pari allo 0,005% del totale convertito (con un costo minimo pari a 5 euro)
- Interessi passivi giornalieri applicati sul conto margine pari allo 0,026986%
- Invio ordini telefonici senza costi aggiuntivi
Passiamo adesso a FinecoBank. La struttura commissionale di Fineco è caratterizzata dall’applicazione di un unico profilo fisso, previsto sia per i mercati italiani che per i mercati europei e americani. Pertanto, non è prevista alcuna commissione variabile o degressiva. Ecco nello specifico le commissioni applicate dalla banca italiana:
- €9,95 per i mercati italiani/europei e $9,95 per quelli USA nei primi tre mesi dall’apertura del conto
- A partire dal terzo mese, Fineco assegnerà gli utenti in una delle 4 fasce commissionali previste, tenendo conto dei seguenti parametri:
○ commissioni generate nel mese precedente
○ valore totale del portafoglio (asset + liquidità)
○ valore totale del risparmio gestito.
Pertanto, chi nel mese precedente avrà pagato meno di € 100 di commissioni oppure presenti un totale di portafoglio inferiore a € 500.000, verrà inserito nella quarta fascia commissionale e dovrà pagare € 19 per il trading di strumenti italiani/europei e $ 12,95 per quelli americani.
Per questo motivo, una tale struttura commissionale è preferibile per quei trader molto attivi e che muovono capitali elevati. Infatti, coloro che saranno inseriti nella prima fascia pagheranno delle commissioni fisse pari a € 2,95 e $ 3,95.
Un elemento positivo nella struttura commissionale di Fineco è il cosiddetto Piano Replay, ovvero un sistema di investimento automatico con versamenti periodici mensili, adatto agli investimenti in ETF. Il costo previsto per il Piano Replay è pari a € 2,95 ed è molto conveniente per chi intendesse usufruire di Piano di accumulo del capitale (PAC).
MEXEM – Fineco 2:0
❓ È più sicuro MEXEM o Fineco?
Passiamo adesso alla sicurezza, probabilmente l’aspetto più importante nella valutazione della convenienza e dell’affidabilità di un broker online.
MEXEM è un’impresa di investimento registrata a Cipro. Pertanto, opera sotto la vigilanza della CySEC, l’autorità finanziaria dell’isola di Cipro. Inoltre, MEXEM è autorizzato dall’AFM, l’autorità finanziaria dei Paesi Bassi, nonché dalla FSMA, l’organismo di vigilanza dei mercati finanziari presente in Belgio.
Dato che MEXEM agisce da introducing broker per conto di Interactive Broker, da un punto di vista giuridico l’utente godrà di tutte le protezioni previste per i conti Interactive Brokers. Nello specifico:
- La copertura fino a 500.000 dollari per ogni cliente garantita dalla Securities Investor Protection Corporation (SIPC) per i clienti americani e del Regno Unito. Per quanto concerne invece i conti degli utenti residenti nell’Unione Europea, la copertura sulla liquidità è di 20.000 euro mentre le posizioni sono tutte assicurate.
In aggiunta a tale garanzia, ogni conto è coperto da una polizza assicurativa sottoscritta con Lloyd’s che indennizza fino a 30 milioni di dollari per cliente. Grazie a ciò, al verificarsi di qualunque evento negativo in capo al broker, i clienti dello stesso sono protetti fino a un massimo di 30 milioni.
- La segregazione del patrimonio dei clienti da quello del broker, la quale prevede che la liquidità e gli strumenti finanziari dei clienti rimangano separati dal patrimonio del broker. La custodia dei fondi e dei titoli è affidata a banche terze con un elevato rating creditizio. Pertanto, in caso di eventuale default del broker nessuna terza parte può rivalersi sul patrimonio dei clienti.
Inoltre, ci teniamo a sottolineare la solidità finanziaria di Interactive Brokers. Il broker americano, infatti, è quotato sulla borsa americana del Nasdaq (IBKR - US45841N1072), pertanto tutti i bilanci e i dati finanziari sono resi accessibili al pubblico.
In definitiva, possiamo definire Interactive Brokers come uno dei broker per sicuri e affidabili nel mercato dei broker online.
Passando a Fineco, la banca italiana è autorizzata e regolamentata dalla Banca d’Italia e, inoltre, opera sotto la supervisione della CONSOB. Possiamo definire Fineco come una delle migliori banche italiane in termini di sicurezza e solidità, con indicatori di salute ottimali che permettono ai clienti di “dormire sonni tranquilli”.
Dato che è un istituto bancario, FinecoBank aderisce al sistema di garanzia dei depositi bancari. Si tratta di una misura che assicura a ogni correntista una copertura fino ad un massimo di € 100.000 (€ 200.000 nel caso di conto cointestato a due persone).
MEXEM – Fineco 3:1
❓ A quali tipologie di investitori si rivolgono MEXEM e Fineco?
MEXEM è un broker certamente indicato per quei trader attivi che vogliono godere di una struttura commissionale altamente competitiva. Infatti, abbiamo visto come le commissioni applicate su azioni italiane, europee e americane sono molto basse, e inoltre non sono previsti costi di apertura e mantenimento del conto trading.
Per quanto concerne Fineco, invece, le commissioni applicate sulla negoziazione di prodotti finanziari rischiano di essere particolarmente elevate per quei trader che effettuano pochi scambi mensili, oppure per quei broker che presentano un portafoglio con una bassa esposizione di portafoglio.
Per questo motivo, consigliamo di fare trading online con il servizio brokerage di Fineco a coloro che intendono investire grossi capitali, al fine di abbattere le commissioni fisse applicate dalla banca.
MEXEM – Fineco 4:2
Giudizio finale
Siamo giunti dunque alla fine della sfida tra MEXEM e Fineco, e adesso proviamo a definire un vincitore.
MEXEM è un broker particolarmente vantaggioso per chi volesse godere dell’imbarazzo della scelta tra diversi mercati dove fare trading. Il broker, infatti, permette di accedere a 135 mercati di 33 Paesi e in 23 differenti valute. Con MEXEM, il trader può investire in Europa, in America, nonché in mercati come il Brasile, Hong Kong, India, etc.
Fineco, invece, presenta un paniere di mercati disponibili alla negoziazione decisamente più ristretto rispetto al suo competitor di questa recensione: 26 mercati a disposizione degli utenti.
Lato commissioni, anche qui MEXEM fa “la voce grossa”, offrendo agli utenti un piano commissionale tra i più competitivi nel mercato. Dall’altro lato, Fineco può risultare eccessivamente costoso per quei trader poco attivi o che investono un ammontare contenuto di capitale, i quali si ritroverebbero a pagare delle cifre commissionali esagerate.
Anche per questi motivi, consigliamo Fineco principalmente ai trader che effettuano molteplici scambi mensili e che hanno un’elevata esposizione finanziaria.
Pareggio sulla questione sicurezza: sia MEXEM (in questo caso il partner Interactive Brokers) che Fineco sono intermediari sicuri, trasparenti e affidabili, regolati da serie autorità finanziarie a garanzia degli investitori.
Giunti al termine, dunque, è MEXEM ad aver ottenuto i punteggi più alti.